Entro il 2015 l’Italia sarà finalmente dotata di un FOIA?

Dopo quasi un anno di mobilitazione, la svolta: al Festival del giornalismo appena conclusosi a Perugia l’onorevole Anna Ascani, componente dell’Intergruppo Innovazione della Camera, ha annunciato che il FOIA, il Freedom of Information Act che 30 associazioni e oltre 9mila cittadini stanno chiedendo a gran voce, sarà inserito nella riforma della Pubblica amministrazione che verrà approvata entro l’anno su precisa indicazione del ministro Marianna Madia.

Ciò vuol dire che se l’impegno della ministra e dei parlamentari verrà mantenuto, entro il 2015 l’Italia sarà finalmente dotata di un FOIA. 

Non solo: il punto di partenza sarà proprio il testo proposto da FOIA4Italy, la coalizione di cui fa parte anche Riparte il futuro, che da giugno scorso ha preso sul serio il presidente del Consiglio Matteo Renzi e gli sta ricordando la sua promessa di dotare anche il nostro Paese di quella legge sulla trasparenza presente in moltissime altre nazioni e ancora inspiegabilmente assente da noi.

“Si dice che la differenza tra un sogno e un obiettivo sia l’esistenza di una scadenza”, scrive Ernesto Belisario, avvocato, docente di diritto amministrativo e delle tecnologie e anima di Foia4Italy. “E allora si può affermare che il FOIA italiano, una legge sulla trasparenza evoluta e moderna, da oggi finisce di essere un sogno e diventa un traguardo”, spiega ancora.

Un risultato importante, un primo passo raggiunto grazie alla società civile e alla mobilitazione di quasi 9mila cittadini che su Riparte il futuro stanno chiedendo questo cambiamento. “Con metodo aperto ed inclusivo, la proposta è stata discussa in rete e consegnata ai parlamentari dell’Integruppo innovazione a cui abbiamo chiesto di mantenere 10 punti fondamentali e irrinunciabili“, prosegue Ernesto Belisario.

Possiamo dichiarare vittoria? Non ancora. Anzi: incassiamo il risultato e rilanciamo. Il nostro impegno è ora ancora più importante: dobbiamo fare in modo che l’attenzione dell’opinione pubblica per il FOIA resti alta. Solo così saremo certi che la norma verrà approvata il prima possibile e che il testo sia efficace come chiesto dalla società civile.

E neanche allora potremo rilassarci: solo con la nostra pressione, con la pressione di tutti, potremo fare in modo che la legge sulla trasparenza venga poi effettivamente applicata.

Questo vorrà dire per i cittadini avere la possibilità di conoscere, ad esempio, se le scuole della loro zona sono agibili. Di cosa si muore in una determinata area d’Italia, quali sono gli ospedali migliori e quali i peggiori. Vi ricordate gli esodati della legge Fornero? Chi è in quel limbo sa bene cosa vuol dire essere senza più un lavoro ma senza ancora una pensione. Ma l’opinione pubblica non ha mai potuto sapere quanti davvero siano i cittadini in questa situazione. Ecco: con il FOIA sarebbe possibile. Così come sarebbe finalmente possibile costruire una banca dati sui casi di corruzione, e combattere con la trasparenza le tentazioni di chi trae vantaggio dall’opacità per lucrare ai danni dei cittadini onesti.

Siete pronti a non mollare la presa? Firmate e condividete. Portate il maggior numero di persone possibili in questa battaglia di civiltà.
www.riparteilfuturo.it/foia4italy

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